Ri-cor-dare: come dice Andrea Pietrangeli nel suo libro Farmagia, ricordare significa: dare di nuovo il cuore, dare Amore. Ed è proprio così. Vi racconto cosa mi è successo stamani.

Siete mai stati svegliati da un ricordo? A me è successo stamani, alle 6.57. Sono stati il forte vento e la pioggia che, insieme, mi hanno riportata indietro di 20 e più anni. Ho aperto gli occhi e mi sono detta: Silvia, svegliati, fai colazione e poi vai a prendere il pullman. Stesso suono del vento, stessa pioggia battente, stesso buio mattutino e io, sotto le coperte, pronta a sfidare la nuova giornata.

Solo dopo due minuti ho realizzato che la Silvia che stava pronunciando queste parole era a Berlino e non doveva prendere nessun pullman (e non ha 17 anni, ma 44). E quindi…perchè questo ricordo?

Ho iniziato a pensare: vabbè, dopodomani vai in Italia, rivedi i tuoi, dormirai nella stessa camerina…ma…no, la sensazione che ho provato è stata diversa, molto molto più profonda. Ed ero sveglia!. Non stavo sognando.

A poco a poco ho iniziato a mettere in ordine i pezzi…e credo ci sia una bellissima spiegazione a tutto questo.

Bevi meno diranno in molti (beh, non male come consiglio :D), ma io ho un’altra chiave di lettura. A 17 anni il freddo, la pioggia, il buio non mi fermavano, Silvia aveva un obiettivo, un sogno e nonostante le mille difficoltà Silvia restava concentrata su ciò che voleva.

Sentirsi come venti anni fa, mi ha ricordato di ridare amore a quella Silvia così determinata, a dare fiducia a quella Silvia spaventata dalle mille incognite della vita e dalle persone che aveva intorno e a pensare a quante cose Silvia è riuscita a fare in tutti questi anni. Ma che fantastico capolavoro è la vita, che capolavoro è Silvia?

E tutta ‘sta roba è arrivata proprio quando serviva: in un momento in cui sono pronta a fare un salto nel buio, perchè come dice Andrea Pietrangeli, se non ti piace, cambia.

E voi, quando è stata l’ultima volta in cui avere ri-cor-dato che splendidi capolavori siete?